Un nuovo spazio diventa luogo e viene restituito al quartiere, grazie all’opera di recupero e alle sculture di Jago.
Un nuovo spazio diventa luogo e viene restituito al quartiere, grazie all’opera di recupero e alle sculture di Jago.
La chiesa dedicata al primo patrono di Napoli fu costruita nel 1633 e ricostruita circa un secolo dopo, a causa delle alluvioni che scorrevano nel Rione Sanità, dette lave dei Vergini.
In origine, la chiesa era un monastero dedicato alla cura degli infermi del quartiere, in cui prestavano la propria opera i Crociferi, impegnati nell’assistenza ai malati in tutta la città di Napoli. Tuttavia, la chiesa fu presto abbandonata, a causa della distruzione causata dalle acque piovane.
Lo scheletro del nuovo progetto fu realizzato nel 1760 da Bartolomeo e Luca Vecchione, collaboratori di Luigi Vanvitelli, che articolarono lo spazio a croce latina con una navata unica e quattro cappelle laterali. Il nuovo progetto fu posto in posizione sopraelevata rispetto alla strada, con una rampa di scalini in pietra lavica per preservare la chiesa dagli allagamenti. Numerosi artisti diedero il loro contributo per la ricostruzione, con opere come le pale d’altare di Francesco La Marra e le tele di Domenico Mondo ispirate a prototipi di Luca Giordano.
Oggi, la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è stata messa in sicurezza dopo 40 anni di abbandono per ospitare le opere di Jago, nel suo Jago Museum.
I beni della Chiesa come risorsa per le persone che si trovano in situazioni di disagio.
Papa Francesco ha constatato con lucidità che molte chiese non sono più necessarie come lo erano in passato, per mancanza di fedeli e di clero.
Tuttavia, afferma che questo cambiamento «va accolto nella Chiesa non con ansia, ma come un segno dei tempi», indicando nei beni ecclesiastici una risorsa da mettere a disposizione delle persone, specie quelle che vivono in situazioni di disagio.
Allo stesso modo, il Rione Sanità ha cercato nuove forme creative e coraggiose per manifestare la propria fede, come sottolinea don Antonio Loffredo, per esempio attraverso l’impegno nella valorizzazione delle risorse del territorio.
La riapertura della Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è stata resa possibile da una convenzione firmata con il Fondo Edifici di Culto, e grazie al sostegno di Fondazione CON IL SUD, Fondazione di Comunità San Gennaro, insieme a Intesa Sanpaolo.
La scultura come mezzo per andare all’essenza.
La chiesa di Sant’Aspreno accoglie le opere di Jago e la sua visione dell’umanità.
La riapertura della chiesa e lo Jago Museum rappresentano un nuovo investimento sul capitale umano, vera ricchezza del territorio.
Nel 2019, dopo la realizzazione dell’opera Figlio Velato, Jago desiderava vivere e lavorare nel Rione Sanità, ispirato dal progetto di valorizzazione delle risorse del territorio e, soprattutto, dal lavoro che era in atto con le persone.
Il luogo più adatto a ospitare il lavoro dell’artista è sembrato, fin da subito, la chiesa seicentesca di Sant’Aspreno ai Crociferi. Una nuova riapertura che ha segnato un’altra importante tappa nel percorso di «cura della cultura e cultura della cura».
È in questa chiesa che Jago ha realizzato la sua opera Pietà, prima esposta a Roma, nella Chiesa degli Artisti e a Palazzo Bonaparte, poi tornata nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi.
Puoi visitare l’opera Figlio Velato e la Basilica di San Severo
«Dietro i luoghi e i loro contenuti c’è sempre l’umanità di chi ha immaginato, quella di chi ha costruito, l’umanità di chi ha abitato e abbandonato, l’umanità di chi ha recuperato e quella di chi verrà.»
Il nuovo polo museale del Rione Sanità ospita le sculture di Jago e due nuovi progetti dedicati ai ragazzi del Rione Sanità.
L’atelier di Jago è ora un percorso espositivo tra alcune delle sue opere più recenti ed è al centro di due progetti dedicati ai giovani del quartiere: Luce al Rione Sanità e Tornaccantà.
Il progetto Luce nasce con l’obiettivo di illuminare via dei Cristallini, un’area periferica del quartiere che, con il suo potenziale storico e artistico, sarà interessata da processi di rigenerazione sociale e culturale basati sul contrasto alle disuguaglianze, l’inserimento lavorativo di giovani in difficoltà, la rigenerazione urbana, la valorizzazione del Terzo Settore nello sviluppo del Mezzogiorno. Il progetto è realizzato dalla Coop. La Paranza, con Fondazione CON IL SUD, Fondazione San Gennaro e Intesa SanPaolo.
Tornaccantà nasce per coinvolgere e ridare dignità ai talenti e agli spazi del Rione Sanità, creando una casa per la canzone napoletana. Il progetto è realizzato da Fondazione San Gennaro con Nuovo Teatro Sanità (NTS), Coop. Soc. Sanitàrt, consorzio sociale Coop4Art, Coop. Soc. La Paranza, impresa social Kalòs, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e Fondazione CESVI.
Il laboratorio a porte chiuse nato durante il lockdown apre le sue porte a tutta la città.
L’apertura al pubblico dell’atelier di Jago è un momento dal forte valore simbolico, è il passaggio da spazio intimo di creazione, nato durante il lockdown, a luogo di cultura accessibile a tutti.
Jago Museum è un percorso aperto di scoperta in continua evoluzione, un viaggio attraverso la capacità dell’artista di rielaborare opere e miti del passato con la lente dell’attualità e del contemporaneo.
L’operazione di riapertura della chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi e lo Jago Museum sono raccontati in modo efficace proprio da Jago:
«Dietro i luoghi e i loro contenuti c’è sempre l’umanità di chi ha immaginato, quella di chi ha costruito, l’umanità di chi ha abitato e abbandonato, l’umanità di chi ha recuperato e quella di chi verrà.»
Self (2019), autoritratto dell’artista in marmo Danby, particolare per la presenza di cristalli al suo interno.
Apparato circolatorio (2017), trenta fotogrammi di un battito cardiaco che solo messi uno dietro l’altro, riescono a far pulsare un cuore di ceramica.
Ego Laurentius (2007-2022) rappresenta il braccio di Jago. Secondo l’artista le sue mani sono lo strumento della sua conoscenza, l’espressione massima dell’essere e del fare.
Airavata, Sphynx, Container e Muscolo Minerale (2015-2017) sono opere scolpite all’interno di grandi pietre raccolte nel greto del fiume Serra.
Pietà (2021), in cui Jago raffigura due esseri umani, dove l'attenzione non ricade sull'identità dei personaggi, quanto piuttosto sullo studio dell’espressione e del sentimento umano.
David (bozzetto) (2021): la posa e l'aspetto fiero del personaggio biblico rappresentato da Michelangelo sono affidati a una figura femminile.
Venere (2018) è un elogio alla bellezza in ogni sua forma, pura eleganza nell’accettazione di sé.
Aiace e Cassandra (2022) realizzata in marmo statuario di Carrara, è una scultura che mostra il coraggio di una donna.
Art Bonus è una donazione volontaria per sostenere il Patrimonio Culturale Pubblico Italiano, per partecipare al recupero della bellezza.
Con lo strumento Art Bonus è possibile partecipare alle attività di tutela e e valorizzazione della Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, attraverso una donazione liberale per interventi a favore della cultura e dello spettacolo, con regime fiscale agevolato (temporaneo) al 65%.
Collaborano al progetto:
Con il sostegno di:
Partner tecnici :
BENEFICIARIO
Parrocchia di Santa Maria della Sanità
IBAN
IT36S0306909606100000155025
CAUSALE
Art bonus - Parrocchia di Santa Maria alla Sanità - Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi - Codice fiscale o P. IVA del mecenate - Nome intervento (opzionale)
Maggiori informazioni: https://artbonus.gov.it/2411-chiesa-di-santaspreno-ai-crociferi.html
Piazzetta Crociferi
Orari di apertura
Dal lunedì al giovedì dalle 10:00 alle 13:00
Dal venerdì alla domenica dalle 10:00 alle 17:00
Venerdì 8 dicembre siamo aperti dalle 10:00 alle 24:00
Visita guidata Sant'Aspreno e Jago Museum