Uno dei brand più noti nel settore alimentare italiano, come Parmacotto, decide di investire in cultura e responsabilità sociale.
Sceglie Napoli e le catacombe di San Gennaro, affidate alla cooperativa “la Paranza” costituita da giovani del quartiere Sanità. Insieme hanno elaborato un progetto di restauro conservativo del Vestibolo Superiore delle catacombe più importanti del Sud Italia, a cui l’azienda emiliana destina in una prima fase 30mila euro. Ma assicura: «Vi saremo sempre vicini».
L’azienda emiliana ha dovuto affrontare un importante processo di ristrutturazione che fortunatamente sta dando risultati migliori delle aspettative. Uscita quindi dalla fase critica, decide di investire in responsabilità sociale e in cultura. Dove? Come? sceglie un gruppo di ragazzi di un quartiere difficile di Napoli che gestiscono con successo un sito paleocristiano, trasformandolo nel terzo monumento più apprezzato d’Italia dai turisti. Nasce così, dall’incontro tra due realtà, geograficamente e per settore di attività tanto lontane, un’intensa collaborazione. Da qui la firma del protocollo con cui Parmacotto si impegna a contribuire al restauro dei meravigliosi affreschi, parte di un patrimonio che racconta una storia millenaria.
«Nei primi due anni della mia attività alla guida di Parmacotto – racconta l’ad Andrea Schivazappa – ho lavorato per il rilancio. Abbiamo salvato quasi tutti i posti di lavoro e ottenuto una crescita significativa del 5% ogni anno , che stimiamo possa raggiungereil 10% nel 2018 . Ora ci sentiamo pronti a sostenere un impegno di responsabilità sociale a sostegno di un sito storico di grande valore artistico e culturale, ma anche dal potente significato sociale, perché testimonia che un gruppo di giovani di un quartiere difficile possa esprimere al meglio le proprie potenzialità se gliene viene data la possibilità».

La donazione di Parmacotto contribuirà al recupero degli affreschi del Vestibolo Superiore, l’ambiente più antico del livello superiore della catacomba, l’ingresso. Si tratta di una cappella gentilizia realizzata probabilmente agli inizi del III sec. in stile pompeiano, per la tipica partitura dei soffitti, semplice elineare, e per l’uso dei colori (rosso porpora, giallo ocra, azzurro). Si ritiene che qui si possano ammirare le pitture cristiane più antiche ancora presenti nel Sud Italia: decorazioni floreali, frutti e simboli sia pagani che cristiani.
«Lavoriamo intensamente alla valorizzazione e alla promozione delle Catacombe – spiega Pasquale Calemme, presidente della Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus promotrice della cooperativa La Paranza – ma abbiamo anche la forte responsabilità della loro conservazione. Per questo è importante che un’impresa come Parmacotto abbia deciso di affiancarci per compiere insieme un tratto di strada. È un periodo davvero speciale per noi: nei giorni scorsi le Catacombe di San Gennaro, sono risultate al terzo posto nella classifica di Tripadvisor tra i monumenti dal maggior incremento di interesse turistico in Italia. Questo premia il nostro lavoro sulla valorizzazione e sulla conservazione. Un lavoro nel solco dello slogan che abbiamo adottato: se resti a guardare non ci sarà più niente da vedere».
Sceglie Napoli e le catacombe di San Gennaro, affidate alla nostra cooperativa “la Paranza” costituita da giovani del quartiere Sanità. Insieme abbiamo elaborato un progetto di restauro conservativo del Vestibolo Superiore delle catacombe più importanti del Sud Italia, a cui l’azienda emiliana destina in una prima fase 30mila euro. Ma assicura: «Vi saremo sempre vicini».
L’azienda emiliana ha dovuto affrontare un importante processo di ristrutturazione che fortunatamente sta dando risultati migliori delle aspettative. Uscita quindi dalla fase critica, decide di investire in responsabilità sociale e in cultura. Dove? Come? sceglie un gruppo di ragazzi di un quartiere difficile di Napoli che gestiscono con successo un sito paleocristiano, trasformandolo nel terzo monumento più apprezzato d’Italia dai turisti. Nasce così, dall’incontro tra due realtà, geograficamente e per settore di attività tanto lontane, un’intensa collaborazione. Da qui la firma del protocollo con cui Parmacotto si impegna a contribuire al restauro dei meravigliosi affreschi, parte di un patrimonio che racconta una storia millenaria.

La donazione di Parmacotto contribuirà al recupero degli affreschi del Vestibolo Superiore, l’ambiente più antico del livello superiore della catacomba, l’ingresso. Si tratta di una cappella gentilizia realizzata probabilmente agli inizi del III sec. in stile pompeiano, per la tipica partitura dei soffitti, semplice elineare, e per l’uso dei colori (rosso porpora, giallo ocra, azzurro). Si ritiene che qui si possano ammirare le pitture cristiane più antiche ancora presenti nel Sud Italia: decorazioni floreali, frutti e simboli sia pagani che cristiani.