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Cattolici e luterani si incontrano alle catacombe di Napoli

Ottobre 28, 2016

Le Catacombe di San Gennaro diventeranno spazio d’incontro tra le due religioni. Il progetto comune del parroco del Rione e della Pastora della Comunità Evangelica.

La Chiesa cattolica e quella luterana si stringono la mano alle Catacombe di San Gennaro, nel segno del dialogo interreligioso. E del lavoro per i giovani. Mentre lunedì Papa Francesco andrà a Lund in Svezia per commemorare il cinquecentesimo anniversario della Riforma luterana, a Napoli il dialogo ecumenico riparte dal Rione Sanità e dalle Catacombe di San Gennaro. Don Antonio Loffredo, parroco della Sanità e artefice dell’affidamento ai ragazzi del quartiere della gestione dei beni storico-artistici del rione, getta le basi di questa unione con la Pastora della Comunità Evangelica Luterana di Napoli, Kirsten Thiele.

I due religiosi hanno presentato ieri “DiaLuoghi”, progetto che grazie ai docenti e agli studenti di DiArc- Dipartimento di Architettura della Federico II, trasformerà le cave che circondano le catacombe di San Gennaro dei Poveri in una casa del dialogo interreligioso e della cultura. Nel nome di Martin Lutero. Sono 75 gli studenti chiamati a ripensare la funzione di quel luogo, il progetto che coinvolge dodici docenti di “DiArc” è coordinato Nicola Flora e Francesca Iarrusso.

Da giugno 2017, quando gli studenti avranno messo a punto l’idea, dopo workshop intensivi ogni fine mese a novembre, dicembre e gennaio, inizieranno i lavori con la Fondazione di comunità San Gennaro. Nodo da sciogliere, l’avvio per la messa in sicurezza del costone al di sotto della basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, per la realizzazione di un ascensore pubblico che collegherà la Sanità con Capodimonte. I fondi regionali per il progetto (un milione e 800mila euro) sono stati stanziati nel 2006 con delibera Cipe, i lavori non sono mai partiti: due anni fa è stata fatta la gara d’appalto, ma per il momento del cantiere nemmeno l’ombra.

«Le catacombe sono un luogo magico – spiega la pastora luterana Kirsten Thiele – è bello che il dialogo tra cattolici e luterani riparta da qui, proprio dove c’è stata la stratificazione delle culture e dove ormai decine di giovani lavorano. Sulla scia di quello che sta facendo Papa Francesco, che ha riportato al centro il Vangelo. Per noi lui è il vero Papa evangelico, che sta abbattendo tutti i muri». La comunità luterana partenopea conta 120 persone: decine le iniziative per celebrare la Riforma, al primo posto la progettazione delle cave delle Catacombe di San Gennaro per il futuro della città.

«Qui, come in nessun’altra catacomba, c’è per ragioni storiche anche un battistero, proprio lì dove c’erano i morti. E a Napoli la Riforma ha avuto un percorso forte, quasi parallelo a quello in Germania con Juan de Valdés che riuscì a coinvolgere nobili, contadini e cardinali. Napoli è un po’ la culla della Riforma in Italia. Del suo circolo letterario e religioso a Chiaia facevano parte personalità come Giulia Gonzaga e Vittoria Colonna. È una bella sfida oggi – prosegue la Pastora – ripensare che questo luogo oggi diventi il cento di un dialogo di idee e scambio

culturale grazie alla progettazione di giovani studenti napoletani che ridisegnano uno spazio così simbolico per la città».

Le Catacombe, abitate dai cristiani prima delle divisioni religiose, luogo d’accoglienza degli africani perseguitati come Theotecnus (raffigurato in un cubicolo con la moglie e la figlia) e il vescovo africano Quodvultdeus, oggi vengono visitate da migliaia di turisti da tutto il mondo. A guidarli, i giovani del rione Sanità.

Fonte: la Repubblica Napoli – di Ilaria Urbani

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/10/29/news/cattolici_e_luterani_si_incontrano_alla_sanita_-150818804/?fbclid=IwAR2emz6h4Uzu06qNdKAfm38PDdgKwO9tyXgH_KWT4BBNwkCWznYXkOmUX3U